Il singolo Martini si colloca nelle prime dieci posizioni della classifica indie. Continua la promozione del nuovo album del trio padovano. http://www.myspace.com/mamaininca www.mamaininca.it I Mama.in.inca continuano a mostrare la loro capacità di appassionare il pubblico, sempre più esigente, della scena indie. Il singolo Martini dell’album Lenzuola in Disordine è sesto nella classifica di gradimento delle produzioni indipendenti italiane. Prova evidente della possibilità di coniugare una ricerca nei testi e nelle musiche in grado di convincere critica e pubblico, aiutati forse dall’atteggiamento particolarmente esigente di quanti seguono la scena indie, molto attenti nel valorizzare e monitorare un segmento artistico. XL di Repubblica di gennaio ha segnalato “Lenzuola in disordine” fra i 10 migliori album del 2009 e il singolo Mà bohéme fra le canzoni da scaricare. In questi anni hanno suonato con: Verdena, Giardini di Mirò, Bugo, Cousteau, Giorgio Canali, DiscoDrive, The Styles, Deasonika, Vanillina, Vanilla Sky, Mistonocivo, Royalize. IL DISCO LENZUOLA IN DISORDINE Il nuovo album dei Mama.in.inca “Lenzuola in disordine”, secondo lavoro per i mama.in.inca, non poteva nascere sotto migliori auspici: prodotto artisticamente dallo stesso trio padovano insieme a Gigi Battistini e Manu Fusaroli (Premio PIMI 2008 come miglior produttore artistico), l’album è in uscita per la CinicoDisincanto di Fabrizio Brocchieri (Premio PIMI 2008 come miglior produttore discografico). A quattro anni di distanza da “Le Rose e Le Spine”, Ep d’esordio prodotto da David Lenci e ottimamente recensito dalla stampa specializzata, i mama.in.inca tornano con un disco dalle premesse ambiziose, “undici tracce ispirate dall’arte” e impreziosite dai ricordi, dai film preferiti, dai quadri, dalla poesia, in un sorprendente equilibrio tra sonorità sospese ed esplosioni improvvise di pura energia. “Fogli sparsi tra indumenti lasciati e lenzuola in disordine, quasi fossero un capolavoro da ammirare, rigorosamente immobili”. “Lenzuola in disordine” è un album da ascoltare d’un fiato, ad occhi chiusi, per coglierne appieno le capacità descrittive; pagine di vita preziose e intime da sfogliare con rispetto, storie d’amore, conti da regolare, fotogrammi di ribelle quotidianità, come “un vecchio film in bianco e nero, meraviglioso come l’ultimo tuo respiro”. Un progetto curato nei minimi particolari fin dalla copertina, disegnata da Emilio Baracco con l’intento di rappresentare la doppia anima, delicata ed aggressiva, della musica dei mama.in.inca: linee sottili, nette o sfumate, veri e propri colpi energici, tipici del rock sincretico di matrice inglese, sempre diretto e violento. Nell’album, interamente suonato da Marco D'Amato (chitarre, piano e voce), Gianni Zanon (batteria) e Ruggero Baracco (basso e chitarre), hanno collaborato Luca Lago (chitarre) in “Il mio abito migliore”, Angelo Maria Santisi (Violoncello) e Nicola Manzan (Violini) in “Mimì”, “Post it” e “Resina”, Macho (tromba in “9mm”), Gloria Azzolini (cori) in “Il mio abito migliore); registrato da Gigi Battistini al NHQ di Ferrara e da Luca Lago al Magic Under Music di Galliera V.ta, mixato da Manu Fusaroli e Gigi Battistini al NHQ di Ferrara, masterizzato da Fabrizio De Carolis al Reference Mastering di Roma.
fonte:http://www.audiocoop.it/
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